Chiesa dei Girolamini

Visita Guidata
Domenica 24 Novembre

Ore 10,00 (appuntamento davanti alla Chiesa di San Giorgio/Via Duomo/Inizio Forcella)


La visita sarà curata dalle storiche dell’arte dell’Ass.Locus Iste.

La costruzione della chiesa dei Girolamini è legata all’arrivo a Napoli dei padri oratoriani. Già nel 1583 Filippo Neri e Cesare Baronio entrano in contatto con i Teatini napoletani, ma soltanto nel 1586, su invito dell’arcivescovo di Napoli, Annibale di Capua, giungono a Napoli i più stretti collaboratori di San Filippo, i padri oratoriani Antonio Talpa, Francesco Maria Tarugi e Giovenale Ancina. Grazie ad una donazione di 5.800 ducati, ad opera dei nobili napoletani, acquistano il palazzo Seripando e Filomarino, creando i presupposti per l’insediamento in città della comunità. Dopo un breve periodo in cui sono ospitati nel complesso degli Incurabili, fondano la comunità, dedicata, come quella di Roma, alla pratica dei sacramenti e all’assistenza morale e materiale dei fedeli più poveri e ammalati. L’abside presenta un dipinto dedicato alla Madonna della Vallicella e Santi, opera del siciliano Luigi Rodriguez. Due maestosi Angeli Reggifiaccola, di Giuseppe Sanmartino, coronano la balaustra marmorea. Ai lati dell’abside rettangolare sono presenti due cappelle intitolate a San Filippo Neri (a sinistra) e all’Immacolata (a destra). Due cappelloni, dedicati alla Natività e ai Santi Martiri, concludono i due bracci laterali del transetto. La navata maggiore presenta, nei pennacchi, una lunga teoria di santi e martiri, affreschi realizzati dal piemontese Giovan Battista Beinaschi. Le navate minori presentano volte a cupolino su peducci nelle singole campate e le volte a botte, che definiscono le cappelle laterali, il transetto e l’abside, sono realizzate con motivo a lacunari. La ricca decorazione a oro e la profusione di stucchi e marmi fecero guadagnare alla chiesa la definizione di Domus Aurea. La controfacciata è affrescata da Luca Giordano nel 1684, con la Cacciata dei Mercanti dal tempio; ai due lati dell’ingresso, due affreschi di Ludovico Mazzanti, realizzati nel 1735 e che rappresentano La Morte di Ozia e la Cacciata di Eliodoro dal tempio, decorano l’accesso ai campanili. Le cappelle laterali, sei per lato, presentano tutte lo stesso schema: un altare centrale, con una grande tela dedicata al santo che dà il nome alla cappella, e due tele laterali, di dimensioni minori. Luca Giordano, Guido Reni, Pietro da Cortona sono solo alcuni dei grandi nomi degli artisti che parteciparono all’impresa decorativa del tempio, facendone un unicum di armonia e ricchezza, e rendendo il monumento tappa fondamentale negli itinerari barocchi della città.

Quote di partecipazione : Residenti a NAPOLI , docenti in attività di servizio:
Euro 12,00 (visita guidata + Auricolari) Ingresso Gratuito

Non Residenti a Napoli Euro 12,00 (visita guidata + auricolari) da pagare ad Assostato + 5,00 euro ingresso Chiesa da pagare esclusivamente con Bancomat/Carta di Credito alla biglietteria della Chiesa.


Info e prenotazioni : Assostato Aps – Via Cervantes 55/5 80133 Napoli

Tel.081.5518735 – Cell.338.5253309 (w.app)